Oggi indossiamo le zeppe, i tacchi vertiginosi e i plateau, ma conosciamo la loro origine? Tutto ebbe inizio con le chopine…
Cosa sono le chopine?
Nella Venezia del XVI secolo, delle calzature chiamate “Chopine” arrivavano a sfiorare il mezzo metro di altezza, costringendo le donne ad arrampicarsi su di esse, più che ad indossarle. Ci volevano due aiutanti per montare su queste vertiginose scarpe, eppure le donne che le indossavano ne erano orgogliose. I forestieri, al contrario, talvolta andavano in città soltanto per deridere chiunque le portasse. Il materiale di queste “zeppe” era sughero o legno, con rivestimenti di cuoio o di velluto tempestati di pietre preziose.
Le origini delle chopine
Tutto ebbe origine da un modello di calzatura spagnolo così diffuso da esaurire quasi la produzione nazionale di sughero. Molto probabilmente, i mariti veneziani favorirono l’introduzione delle chopine per evitare che le mogli andassero troppo in giro, scomode com’erano. Anche la chiesa, di solito poco incline ad approvare le ultime tendenze in fatto di moda, fu immediatamente favorevole alle chopine perché, limitando i movimenti, scoraggiavano la danza ed altre attività peccaminose.
Luoghi di diffusione
Dopo la Spagna e l’Italia, le chopine arrivarono anche in Francia e in Inghilterra, dove diventarono così alte da impedire praticamente ogni movimento in assenza di aiutanti.
La fine di una tendenza
Le chopine, considerate l’evoluzione degli zoccoli, vennero vietate dopo che tantissime donne incinte avevano abortito in seguito a cadute causate proprio da queste calzature.
Circa due secoli dopo, si scoprì che una suola più bassa sul davanti rendeva più agevole gli spostamenti su scarpe alte: nasce così il tacco!
Esistono ancora?
Ma… queste scarpe non vi ricordano qualcosa, o meglio, qualcuno? Non vi danno un senso di déjà vu? Sì, le avete già viste… addosso a Lady Gaga! Che, per fortuna, non è riuscita a farle tornare di moda! Almeno tra le comuni mortali…
Lascia un commento